Storia del gelato
Con la caduta dell’Impero Romano e l’avvento del Medioevo in Europa il
gelato sparì. Furono gli Arabi che restituirono all’Italia questa
speciale pietanza. Il nome ne ricorda questo passaggio storico:
“sorbetto”, deriva dalla voce araba “sherbet” (dolce neve) o dalla voce
turca “sharber” (sorbire) da cui deriverebbe il vocabolo “chorbet”, cioè
sorbetto.
Il gelato si diffuse nuovamente in Europa, partendo dalla
Sicilia, dove i gelatai impararono le tecniche per la preparazione
dagli Arabi. Dal sud Italia, il fresco dessert si diffuse velocemente
verso nord, fino ad approdare in tutta Europa. In Italia il vero
successo del gelato arrivò nel Rinascimento (XVI secolo), con importanti
nomi che divennero famosi. Primo tra tutti il fiorentino Ruggeri, un
pollivendolo e cuoco, che si presentò con il suo gelato ad una gara di
cucina indetta dalla Corte dei Medici, con tema “il piatto più singolare
che si fosse mai visto”.
A Marsiglia, nel 1533, durante il
banchetto di nozze di Caterina de’ Medici con il futuro Re di Francia,
Ruggeri fece conoscere ai ricchi francesi il suo famoso gelato. I
francesi furono subito invidiosi di lui, tanto che, intimorito dalle
loro pressioni, Ruggeri decise di tornare a casa, lasciando la famosa
ricetta segreta del “ghiaccio all’acqua inzuccherata e profumata” a
Caterina che fece diffondere il gelato in tutta la Francia dai suoi
pasticceri.